Dalla mente geniale e appassionata di un milanese è nata un’idea la cui domanda di brevetto internazionale è stata accettata per rivendicazioni in termini di novità e inventività. Si tratta di un dispositivo che contiene ben tre oggetti fondamentali per la sicurezza stradale sia che si vada in bici oppure a piedi.

Il dispositivo raccoglie in un unico contenitore una luce di segnalazione e/o illuminazione anteriore, una luce posteriore e uno specchietto retrovisore, il tutto richiudibile e quindi trasportabile in unica custodia. Sono ben 4 i possibili ambiti di utilizzo di questo dispositivo: la bicicletta, i passeggini e/o le carrozzine, il running e la camminata. Gli elementi chiave che hanno reso interessante l’idea ai fini del brevetto sono i seguenti:

-un solo dispositivo per quattro ambiti di utilizzo diversi;

-la sporgenza rispetto all’ingombro del corpo umano per una ottimale visibilità e/o vista di chi segue;

-tre funzioni diverse in un solo dispositivo;

-un punto di aggancio sulla bicicletta che presenta importanti vantaggi per la visibilità del ciclista e per l’individuazione di questi da parte di terzi;

-il sistema è componibile in base alle varie esigenze;

-è facilmente installabile/rimuovibile e facilmente ricoverabile;

-protezione dei singoli componenti in uso e a riposo;

-la forma cilindrica che rende agevole l’utilizzo e il ricovero.

Il punto di fissaggio è sicuramente uno dei vantaggi più importanti poiché rispetto agli attuali dispositivi di segnalazione questo rappresenta la miglior soluzione in relazione alla corretta applicazione da parte degli automobilisti della distanza laterale minima in caso di sorpasso di una bicicletta (codice stradale). Inoltre, sfruttando la rotazione su se stessi dei singoli componenti, il dispositivo consente all’utilizzatore di avere prontamente, al bisogno, anche una illuminazione laterale.

Viste le ridotte dimensioni (circa 10 cm di lunghezza) il dispositivo di forma cilindrica, in fase di NON utilizzo, può essere agevolmente riposto in vari sedi, per esempio: nella borsa sottosella, nella giacca, nello zaino o nella borsetta. Quando il dispositivo viene riposto, il fatto che i singoli e delicati componenti siano chiusi nella custodia ne garantisce l’integrità da possibili urti e graffi; il ricovero dentro la custodia, inoltre, evita la possibile perdita dei singoli pezzi.

L’idea c’è, il possibile utilizzo pure…serve trovare chi lo vuole produrre.

Nel caso foste interessati a saperne di più scrivete a bicitech@tecnichenuove.com