La Union Européenne de Cyclisme, presieduta da Rocco Cattaneo, ha deciso di avviare un’investigazione sui rischi legati ai radio pack indossati dai ciclisti in gara.

Legati sulla schiena degli atleti, normalmente alla base del torace, potrebbero aver influito negativamente in alcuni incidenti occorsi a ciclisti di livello professionistico nell’arco dell’ultima stagione, tra i quali gli italiani Vincenzo Nibali e Matteo Trentin.

Ciò che non piace alla UEC è la possibilità che l’atleta, cadendo, finisca col proprio peso proprio sul pacco radio: nel migliore dei casi può procurarsi forti contusioni ma, in agguato, vi sono possibili lesioni alla colonna vertebrale.

 

 

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Il team Quick-Step Floors è fra quelli che hanno recentemente usato i radio pack per le comunicazioni con i ciclisti – Image via Quick-Step Floors Cycling on Facebook

Cattaneo ha ricordato come l’Union, da lui attualmente presieduta, abbia vietato l’ausilio delle comunicazioni via radio nella Elite Road European Championship sin dal 2016 ma, adesso, chiede un’interessamento anche da parte dell’UCI e della CPA.

È da notare come, a proposito della correlazione tra lesioni spinali e l’utilizzo dei radio pack da parte dei ciclisti, sia stata La Gazzetta dello Sport a pubblicare un articolo, nel quale la problematica viene sottolineata.