Spostare l’ottica della mobilità condivisa dal pubblico al privato, questa l’anima del progetto Spinebike, giovane firma italiana che promuove la sua bici elettrica forte non tanto della bici in sé quanto del concetto.

Non condividere qualcosa con chiunque, bensì solo con chi si vuole: familiari, amici, colleghi, conoscenti stretti. Basta un’app, quella sviluppata apposta per la bici elettrica Spine, ed al sistema Smartlock che funge da “lucchetto virtuale” possono accedere i profili autorizzati dal proprietario; così si sa chi la usa e quando, fondando una sorta di bike sharing privato, la versione 3.0 del classico modo di dire: “Ti presto la bici: si chiama Pietro”.

Perché 3.0? Un’ebike ha un computer di bordo, come ormai tutti sanno, e grazie a questo Spinebike ha pensato di sfruttare i km percorsi ed inesorabilmente conteggiati: occorre spronare le persone ad usare le due ruote (a pedali) e cosa meglio di un premio per farlo?

La ricompensa si chiama Spinecoin ed è una moneta virtuale che si genera (per un valore di 0,50 €) ogni chilometro percorso. Cosa farsene è presto detto: esiste una rete di partner commerciali affiliati al progetto – negozi di abbigliamento piuttosto che catene sportive – che riconoscono la valuta e la convertono in beni materiali, chi uno zaino, chi uno sconto su altri acquisti. Spinebike ha anche una sua linea di prodotti realizzati in materiali 100% riciclati ai quali si può accedere con questa valuta generata dalle proprie “fatiche” sui pedali.

A questo punto è chiaro che meno la bici sta ferma meglio è: ecco il motore del bike sharing privato di Spinebike, che rende promotori della mobilità condivisa i privati cittadini e non le istituzioni

Questa logica, che è stata ribattezzata Spinexperience, è il fulcro di un progetto che ha visto la luce nel 2016 e che, adesso, è entrato a fare parte di Vedogreen, società del Gruppo IR Top, Partner Equity Markets di Borsa Italiana – LSE Group, specializzata nella finanza per le aziende della green economy.

Le ambizioni di questa giovane azienda sono molte, come dimostra l’apertura di due flagship store in altrettante città strategiche per le operazioni di tendenza, come Milano e Barcellona.

In effetti, se facendo pedalare tutta la famiglia si risparmiano benzina, tempo e si guadagnano forma fisica e persino dei premi, andare in bici non diventa più allettante?