Come prevenire incidenti e ingorghi? La risposta si chiama Simusafe ed è un progetto ambizioso nato in Spagna con il coinvolgimento di 16 entità europee per studiare i comportamenti di pedoni, ciclisti, motociclisti e automobilisti in città.

La prima municipalità che lo vedrà all’opera sarà Burgos, città castigliana di poco meno di 180mila abitanti: Simusafe è d’altronde nato da queste parti e, da pochi giorni, è entrato nella fase che dalla teoria lo traghetterà nella realtà operativa.

Cosa manca? Gli “attori”: Simusafe, che sta per Simulator of behavioural aspects for SAFEr transport, è un progetto di riproduzione dei comportamenti effettivi delle persone in un contesto di vita quotidiana e, per fare ciò, ha bisogno di pedoni, automobilisti, motociclisti. E ciclisti, naturalmente.

A dirla tutta, non si tratterà di una sorta di recita, quanto di un Truman Show al contrario: le persone coinvolte saranno consce di esserlo, semplicemente dovranno accettare (e saranno remunerate, in tal caso) di lasciarsi studiare nei loro comportamenti urbani per il periodo di tempo necessario alla ricerca per trarre le conclusioni desiderate.

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Ecco così che nella regione autonoma di Castilla y Leön si stanno cercando le figure prima citate secondo due fasce di età, una tra i 18 e i 24 anni ed una tra i 50 ed i 70 anni. Requisiti di base: parlare spagnolo fluente, possedere o dimostrare di poter utilizzare uno dei veicoli necessari (beh, discorso a parte per i piedi, chiaro…) ed impegnarsi ad attraversarvi il centro urbano almeno tre volte alla settimana.

L’iniziativa, nata in seno all’Instituto tecnológico de Castilla y León e sviluppata dalla società da esso nata, Prometeo Innovations, con sede nelle Asturie, è mirata a studiare tutte quelle cause potenziali che stanno alle spalle di incidenti e cattiva gestione dei flussi urbani.

La questione dei sinistri mortali con protagonisti pedoni e ciclisti è salita notevolmente alla ribalta in Spagna negli ultimi anni, in particolare a causa di un’escalation di investimenti ai danni di chi pedala nei mesi primaverili del 2017.