Il nome Rimac è senz’altro più noto in relazione al mondo delle auto elettriche, nel quale la sua Concept_One occupa un posto d’onore nel palmares delle prime e più ambite supercar a batterie da oltre 1 milione di Euro. Se, per quel prezzo, le prestazioni sono naturalmente in grado di fare la differenza tra le 4 ruote, Rimac non vuole essere da meno anche con le due ruote, dove la sua Greyp ha il compito di tenerne alto il nome.

Lanciata un paio d’anni or sono, questa e-bike ad alte prestazioni ha visto nascere una seconda generazione – la Greyp G12s – e, adesso, la sua ulteriore evoluzione.
Il segno distintivo è senz’altro l’autonomia: già la G12s vantava una batteria da 1.5 kWh in grado di erogare fino a 120 km di percorrenza ma la G12H, portando a 3 i kWh di capacità dell’unità batteria, raggiunge i 240 km.

Leggermente più lenta del modello precedente in quanto non supera i 45 km/h contro i 70 km/h della G12s, conferma comunque l’idea che quella di Rimac vada intesa come una moto elettrica più che come una bicicletta, soprattutto per la scissione tra propulsione e pedalata, sebbene le forme siano realmente a cavallo tra le due.

Come scontato date le prestazioni e le altre caratteristiche del prodotto, il prezzo annunciato non è certo dei più economici (all’incirca € 8.380) ma può far riflettere, obblighi normativi a parte, di quanto diventi labile anno dopo anno il confine tra le biciclette elettriche e le moto elettriche.