Cosa c’è di peggio del limbo istituzionale nel quale l’Italia galleggia dopo le ultime elezioni? Le sue conseguenze: tra queste, l’azzeramento di tutti quei Disegni di Legge che non saranno ripresentati entro 6 mesi dall’inizio della nuova legislatura. Tra questi, vi è anche il DDL Delega per la Riforma del Codice della Strada con tanta fatica portato avanti nel corso degli ultimi quattro anni.

Traguardo, pareva, storico per porre le basi di un seria riforma del Codice della Strada – il DDL non interviene direttamente su di esso ma ne vincola le linee guida per il cambiamento   con l’attuale situazione vede aumentare le probabilità che non venga ripresentato entro i tempi stabiliti per legge.

 

Riforma del Codice della Strada: un percorso iniziato nel 2013

Improntato alla semplificazione, alla sicurezza ed alla sostenibilità, il DDL, presentato a suo tempo nel 2013,  è passato prima attraverso la Commissione Lavori Pubblici per poi approdare in Camera dei Deputati, dalla quale è uscito con l’approvazione il 9 Ottobre 2014.

Da allora il Disegno di Legge per la Riforma del Codice della Strada è rimasto incagliato in Senato, malgrado una partenza baldanzosa: targato col numero 1638, è dal 13 Ottobre 2014 che l’iter è fermo.

Come non buttare via il lavoro svolto? Fiab si appella ai parlamentari

L’unico modo per non gettare via il proverbiale “bambino con l’acqua sporca” sarebbe ripresentare il DDL per la Riforma del Codice della Strada non oltre i 6 mesi dall’avvio della nuova legislatura. Già, una legislatura che, senza governo come è al momento, non offre grandi garanzie.

Dei parlamentari però sono ben stati eletti, per cui Fiab Onlus, la Rete Nazionale #salvaiciclisti, il Movimento Ossigeno ed altre associazioni ancora hanno sottoscritto un appello per chiedere che siano applicati i Regolamenti Parlamentari (nella fattispecie, l’art. 107 del Regolamento Camera Deputati e l’art. 81 Regolamento Senato Repubblica).

Solo la ripresentazione dello stesso testo già approvato dalla Camera dei Deputati nel 2014 potrebbe ridare fiato alla corsa del DDL per la Riforma del Codice della Strada all’intero del nuovo arco legislativo di cinque anni.

Un appello per salvare il DDL Riforma del Codice della Strada firmato dalle associazioni

Fiab Onlus, Rete nazionale #salvaiciclisti, Movimento Ossigeno, Tweed Ride Italia, VitiniaInBici, Coordinamento Roma Ciclabile e WWF Lazio sono le associazioni firmatarie dell’appello.

Per chi volesse approfondire, qui è possibile controllare l’iter del DDL e qui vedere la campagna già svolta negli scorsi anni in favore del suo avanzamento.

Sperando che la prossima volta non ci tocchi scrivere dell’ennesimo salto all’indietro del nostro Paese.