L’handbiker Paolo Lucarelli ha iniziato l’anno con un forte proposito: entrare nella Nazionale e partecipare alle Paraolimpiadi di Rio del 2016. Per gareggiare con i migliori ha però bisogno di un mezzo professionale calibrato sulle sue caratteristiche fisiche, che è al momento fuori dalla sua portata. È per questo motivo che ha promosso una raccolta fondi a cui possono aderire tutti i lettori del sito, dando la loro disponibilità al seguente indirizzo mail paoluk17@tin.it. Ricordiamo inoltre che è possibile seguire gli allenamenti e le gare di Paolo Lucarelli su facebook alla pagina: Paolo Lucarelli Handbiker.

Di seguito pubblichiamo la lettera giunta in redazione, che racconta il suo percorso sportivo, la sua tenacia e la sua passione per lo sport.

 

All’età di 5 anni una malattia mi ha compromesso l’uso delle gambe; dopo qualche anno di fisioterapia e alcuni interventi chirurgici sono riuscito a imparare a muovermi agevolmente con le stampelle e a raggiungere una totale indipendenza.

A 17 anni ho iniziato a frequentare la palestra per fare pesi e tenermi in forma. In più ogni tanto ho giocato un po’ a calcetto con gli amici.

Ma erano sempre sport praticati come hobby, mancava il confronto con gli avversari e l’agonismo tipico delle gare dove c’è in palio una vittoria.

Poi ho scoperto l’handbike e nel 2011 grazie a un amico ho trovato un posto dove poterla noleggiare e ho fatto un paio di volte il giro della ciclabile sul Lago di Varese.

Nel 2012 ho fatto la mia prima gara sempre qua a Varese, da principiante senza un vero allenamento, mi è piaciuto tantissimo e soprattutto non sono arrivato ultimo.

Nel 2013 sono riuscito a comprare una handbike usata e ho potuto avere delle ore di permesso dal lavoro per potermi allenare almeno una volta alla settimana. Mi sono iscritto alla PolhaVarese unendomi alla squadra di handbike come atleta agonista. La Pohla è una società polisportiva per disabili, ci paga le spese per le gare in trasferta oltre a mettere a disposizione un pulmino per il viaggio. Abbiamo a disposizione anche la pista di atletica dello stadio di calcio di Varese 3 volte a settimana da utilizzare per gli allenamenti. Allenamenti che comprendono anche uscite in strada di 50 e a volte di 90 km.

A quel punto mi sono dedicato al 100% agli allenamenti sia in bici che in palestra; in 4 mesi ho partecipato a 14 gare. La più difficile a San Marino, 6° tappa del Giro d’Italia Handbike, piena di salite terribili. E la più emozionante sicuramente la gara a cronometro nel circuito di Formula 1 di Monza (sotto la pioggia) dove ho chiuso 8°.

All’inizio è stata dura piazzarsi molto lontano dai primi o essere doppiato anche due – tre volte dal vincitore, ma l’handbike è uno sport che richiede molto tempo per ottenere buoni risultati. Comunque sul finire della stagione ho potuto migliorato notevolmente le mie prestazioni e sono riuscito a concludere un paio di gare al 6° posto.

L’obiettivo futuro è uno solo: Rio 2016 Paralympic Games perché non esiste sogno più grande dell’Olimpiade e non intendo certo accontentarmi.

Questo significa dover entrare nel giro della Nazionale nel 2015 e di conseguenza sono “obbligato” a ottenere ottimi risultati già nel 2014.

Come prima cosa devo migliorare molto fisicamente, fare allenamenti mirati e specifici per il mio fisico. Da qui la decisione di farmi seguire da un personal trainer già da quest’inverno per un allenamento il più possibile da professionista.

E di conseguenza serve un mezzo da professionista, per poter gareggiare alla pari con i migliori. Il 90% dei corridori possiede handbike di fascia alta con prezzi che variano dai 5.000 ai 10.000€ circa. Per questo ho deciso che voglio acquistare l’handbike migliore in circolazione, la Carbide della MaddilineCycle.

Giudizio confermato da Alessandro Zanardi che ho avuto occasione e piacere di conoscere a casa sua in occasione di una tappa del Giro d’Italia vicino Padova.

La Carbide viene costruita su misura secondo tutte le esigenze della persona che deve utilizzarla. Il prezzo è di 7.800€ per la versione base. Ma aggiungendo vari optional, come le ruote in carbonio, si raggiungono facilmente i 10.000€. Costruita in carbonio e alluminio monta i componenti migliori e più leggeri a disposizione. Naturalmente una bike del genere richiede una manutenzione particolare e costosa.

Entrando in possesso di una bike del genere non ho più scuse, tutto dipende da me. L’anno prossimo vorrei partecipare, oltre alle gare nazionali e regionali, anche ad alcune gare dell’EHC (European Handbike Circuit) in cui ci si può confrontare con i migliori handbiker a livello internazionale. Le tappe di questa manifestazione si svolgono in vari paesi europei, tra cui Francia, Germania Repubblica Ceca e addirittura Abu Dhabi nel 2014.

Le spese necessarie sono notevoli e fuori dalla mia portata. Perciò ho bisogno di uno sponsor che mi supporti e creda in me.

 

Paolo Lucarelli