Consigli al negoziante:

Per offrire al ciclista un servizio professionale è necessario che chi sviluppi un’analisi biomeccanica e si effettui una completa valutazione del piede. E’ necessario partire da una semplice valutazione anatomica che esamini eventuali paramorfismi come il piede piatto, oppure la presenza di varismo o valgismo. La presenza di un marcato valgismo del piede, quindi un cedimento dell’arco mediale, che nei casi più marcati porta anche a un’extrarotazione del piede, determina un’instabilità della caviglia che non riesce a controllare e trasmettere in modo completo ed efficace la forza espressa dai muscoli estensori dell’arto inferiore. Questo ovviamente comporta squilibri sulle articolazioni a monte della caviglia, con possibilità di valgismo del ginocchio durante le fasi di spinta (il ginocchio perde di assialità e si avvicina al telaio nella fase di estensione della gamba) e addirittura di rotazioni e inclinazioni scorrette del bacino. E’ fondamentale analizzare anche la posizione delle dita: una retrazione, oppure la sovrapposizione di alcune di esse, è un importante segnale dello squilibrio o della presenza di contratture sia a livello dei muscoli flessori delle dita che, nei casi più gravi, del tricipite surale. Il valgismo dell’alluce è addirittura causato non da problematiche legate alla muscolatura o all’anatomia del piede ma da una mancanza di allineamento delle strutture articolari del ginocchio. Da questo si capisce come, partendo da una semplice valutazione e visione del piede, possiamo risalire a problemi molto complessi che dovranno essere valutati e risolti al fine di garantire una pedalata sicura e redditizia al nostro ciclista.

Per effettuare una valutazione completa e professionale sono disponibili sul mercato attrezzature moderne molto precise come i baro podometri (detti anche piattaforme di pressione) basati su due diversi sistemi di rilevazione: uno che si avvale di rilievi ottici o fotografici e l’altro di captatori di pressione. Ovviamente esistono anche sistemi più semplici ma non per questo meno precisi che utilizzano dime e goniometri articolari abbinati a pedane correttamente indicizzate. Una volta effettuata una valutazione completa dell’ anatomia, dei gradi articolari e della funzionalità del piede, il biomeccanico potrà, sempre utilizzando strumenti professionali, calcolare la giusta posizione delle tacchette e consigliare una corretta tipologia di scarpa (valutando il tipo, le dimensioni della pianta e la tipologia di soletta).

E’ assolutamente necessario che, in caso di problemi osteo-articolari molto evidenti, il ciclista venga anche controllato da un fisioterapista, per abbinare alla miglior posizione in bici anche un lavoro posturale per ripristinare la massima funzionalità fisica e motoria del proprio organismo..