Il punto di partenza per migliorare l’efficienza della pedalata è senza dubbio una corretta posizione in bici. L’aumento delle distanze percorse , in gara o in allenamento, ha evidenziato quelle che sono i componenti ritenuti essenziali per il raggiungimento della performance ciclistica: il posizionamento e la biomeccanica.

 

Il ciclismo è uno sport che richiede una perfetta e completa interazione tra corpo umano e mezzo meccanico. Per ottenere un rendimento ottimale e per assicurare all’atleta di raggiungere la miglior performance sfruttando il massimo della sua potenzialità non basta avere un fisico allenato ed una bicicletta funzionale, ma è necessario che questi due elementi vengano studiati e integrati in modo completo. Per questo è necessaria una corretta “analisi biomeccanica”che consenta prima di valutare in modo separato l’atleta e la bicicletta e fornire, in un secondo momento, le perfette indicazioni su come unire uomo e bici.

Lo studio della biomeccanica applicato al ciclismo parte da un concetto base che considera il corpo umano come l’elemento “adattabile” e la bicicletta, invece, come l’elemento “regolabile”.

Esistono numerose procedure standardizzate sia per la valutazione antropometrica che per la misurazione delle geometrie della bicicletta e sono disponibili sul mercato numerosi software che, oltre a fornire precise indicazioni su come effettuare le misurazioni, forniscono già indicazioni utili per la successiva analisi.

Vi ricordo anche che un corretto posizionamento biomeccanico ha un importante funzione preventiva, cioè deve garantire al ciclista di non incorrere in tecnopatie, ossia patologie causate direttamente dalla pratica del gesto tecnico della pedalata, per evitare patologie da sovraccarico. Anche i ciclisti amatoriali arrivano a percorrere diverse migliaia di km in un anno ed è quindi assolutamente necessario escludere turbe biomeccaniche analizzando, in modo completo e integrato, tutte le catene cinetiche e valutando con attenzione eventuali asimmetrie degli arti inferiori, del bacino e della colonna vertebrale (nonché della muscolatura dorsale e paravertebrale).