I misuratori di potenza sono un campo in rapida evoluzione ed espansione, per cui non v’è da stupirsi che la battaglia commerciale si inasprisca fiera dopo fiera: InterBike 2017 porta con sé una carrellata di concorrenti, tra i quali spicca Pioneer con i suoi Pioneer Powermeters.

La notizia è che il sistema di rilevamento della pedalata firmato Pioneer sarà compatibile con i nuovi Shimano Dura-Ace R9100 e Ultegra R8000: al momento la disponibilità è per l’applicazione sulla sola pedivella sinistra per una misurazione “single-leg”, che da fine anno verrà implementata con la versione “dual-leg”.

Pioneer costituisce un caso unico nel panorama dei produttori di misuratori di potenza in quanto si offre di installare i suoi Powermeters sulle pedivelle già in uso presso il cliente, servizio erogato negli States, dove il marchio effettua il montaggio nella propria sede californiana.

È previsto anche l’aggiornamento di precedenti sistemi ed il montaggio su pedivelle Shimano di vecchia generazione con un costo che spazia tra i circa 500$ ed i circa 1000$: la punta si tocca per quel che riguarda i modelli Dura-Ace e Ultegra, la cui predisposizione viene fatta anche come pacchetto completo al loro acquisto, con una spesa che raggiunge i 1.499$.

Oltre al capitolo Powermeters, Pioneer ha esposto l’avanzamento del suo ESN (Expanded Sensor network), sistema di sensori che, non più applicati alla bici ma al ciclista stesso, permettono di rilevare le prestazioni dell’atleta tramite motion capture.

In questo modo viene analizzata non solo l’energia erogata ma anche la postura del ciclista, con particolare interesse per dati quali l’angolazione della pedalata, fondamentale per intuire dove avvengano le maggiori perdite di potenza. Prima di altri 18 mesi di sviluppo Pioneer non prevede di tradurre l’ESN in un prodotto commerciale ma l’intento è proprio quello di raffinare uno strumento di supporto per professionisti ed allenatori.

Infine, Pioneer ha deciso di migrare la sua applicazione Cyclo-Sphere dal formato web-app a quello di un’app per mobile a tutti gli effetti: in questo modo facilità la fruizione dell’interfaccia di rilevamento delle proprie prestazioni in sella, rendendola, anche per funzionalità, molto più allineata con le principali concorrenti.

L’app è in grado di generare un percorso automaticamente nel momento in cui esso viene percorso più volte dall’utente, offrendo un confronto tra le prestazioni ottenute di volta in volta. Possibile anche distinguere tra i risultati ottenuti pedalando seduti piuttosto che in piedi: rimane comunque uno strumento pensato per l’analisi a posteriori più che per la lettura in tempo reale.