Tanta tecnologia, collaborazioni con aziende legate all’automobilismo ed una visione quasi utopica del suo utilizzo: tutto questo traspare dal biglietto da visita che Orbea lega alla sua nuova arrivata, Katu e50, a pedalata assistita.

Un’e-bike, dunque, che la Casa iberica ha sviluppato assieme a Ebikemotion Technologies sulla base di una serie di presupposti chiamati efficienza, sicurezza, connettività e affidabilità. Con il tocco sociale, se così si può definire, del voler candidare l’e-bike a mezzo di una futura civilizzazione dei costumi, secondo la quale i SUV restano parcheggiati a casa o tutt’al più, utilizzati per le gite fuoristrada.

 

La potenza è nulla senza il controllo

Pensata su un telaio unisex e mono taglia, Orbea Katu e50 punta forte sull’efficienza. Parafrasando slogan pubblicitari del passato, gli Spagnoli spiegano sul loro sito come l’importante per una bici elettrica non sia la potenza del motore, bensì come, quando e quanta energia passi dalla batteria al motore.

A seconda di quanto rilevato dal sensore di pedalata (PAS), installato all’interno del movimento centrale per meglio proteggerlo da urti e sporco, la Katu e50 interviene assistendo il pedalatore con tre diversi livelli di energia.

La novità, per Orbea, risiede però nella dinamicità con la quale il sistema aiuta l’uomo: alle tre soglie (ECO, Confort e Power) sono associate non soltanto differenti percentuali di potenza sul totale dei 250 W disponibili ma soprattutto diverse curve comportamentali nell’erogazione dell’energia.

Questo è stato studiato appositamente per favorire una distribuzione intelligente dell’utilizzo delle risorse della bici, dando più autonomia possibile a seconda dei casi.

Controllo = connettività

Per mantenere la Katu e50 la più essenziale possibile, Orbea ha deciso di non dotarla di un computer di bordo. Tutte le regolazioni e le informazioni relative all’autonomia sono consultabili tramite un telecomando che dialoga via Bluetooth® oppure, se non si può fare a meno di uno schermo, via smartphone.

Lo smartphone diventa essenziale qualora si voglia sincronizzare non solo le impostazioni della bici ma anche la propria attività in sella con applicazioni quali Strava, Facebook o Twitter, mentre l’app sviluppata da Orbea funge da tracciatore GPS delle uscite, completa di parametri vitali (se abbinata a cardiofrequenzimetro) e di percorso (quota, dislivello, velocità, etc.).

Disponibili anche funzioni meteorologiche, compatibilità con Applewatch e AndroidWear, nonché Mappe in modalità offline; ancora in fase di sviluppo la localizzazione dell’e-bike via satellite, utile anche in caso di furto.

 

Collaborazioni a 4 ruote

Orbea fa particolare vanto degli standard di progettazione usati per concepire la Katu e50, specificandone la derivazione dal settore automobilistico europeo.

Come credenziale di affidabilità, gli Spagnoli citano direttamente le competenze del partner Ebikemotion Technologies, società del gruppo Nagares certificata con attestazione VDA 6.3 del Gruppo Daimler, ossia Mercedes-Benz, e sviluppatori delle tecnologie di controllo per motori per conto di Marchi com GM, Mitsubishi, Renault e Honda.

Ulteriore garanzia deriverebbe poi dal fornitore della batteria, prodotta dal gruppo Lenovo e dotata di un sistema di rilevamento automatico dei malfunzionamenti e della temperatura in grado di comunicare, specificando la natura del problema, con l’app Orbea su smartphone.