L’obiettivo è chiaro e ambizioso: ribaltare la percentuale di pendolari che oggi utilizza l’automobile per spostarsi a Bari in favore della bicicletta. Il “come” è attraverso Muvt, un sistema di incentivi a bonus (oltre che un richiamo al dialetto barese), ossia sconti per l’acquisto di bici o abbonamenti del trasporto pubblico.

L’idea parte dal Ministero dell’Ambiente, che ha stanziato 1 milione e 200mila euro per far sì che le prime 5.000 persone ricevano la card grazie alla quale potranno ottenere i suddetti vantaggi.

Inizialmente si tratterà di docenti universitari, studenti e dipendenti di quelle aziende che, tramite piani di mobilità elaborati dai rispettivi mobilita manager, saranno invogliati a fare un passo verso la sostenibilità.

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Il vero fulcro dell’operazione saranno però loro, i pendolari: sommati ai residenti fanno una massa critica di 200mila persone che ogni giorno lavorativo invade Bari in automobile. Già, perché il 76% di loro non ci pensa nemmeno a ricorrere ad un mezzo che non abbia 4 ruote: così ecco che si fa presto ad intuire cosa comporterebbe in termini di risparmi e salute se tale percentuale scendesse al 26% auspicato dal Ministero.

Lo stanziamento iniziale dovrebbe mettere sensibilizzare una fascia comunque consistente di persone – sono 2.500 i dipendenti di Università statale e Politecnico di Bari, 60.000 gli studenti, cui seguiranno 5mila tester nei successivi due anni – mentre si sono dette interessate a partecipare alcune grosse aziende come Ikea, Decathlon e Amiu.

Unico vincolo sui bonus aziendali, qualora usati per abbonamenti del servizio pubblico, è che siano spesi per coprire effettivamente il tragitto casa-lavoro.