Una ricerca pubblicata dal gruppo industriale ZIV, legato a vario tiolo al mondo della bicicletta, ha sondato lo stato di salute del mercato tedesco, analizzando i dati del 2016

Un panorama di chiaroscuri celati dall’ascesa di una cometa luminosissima, ossia l’e-bike. Più o meno così si potrebbero riassumere le conclusioni cui è giunta l’associazione industriale tedesca delle due ruote ZIV, che ha preso in analisi i dati ormai consolidati del passato anno commerciale.

Nel 2016 la Germania ha registrato un +7% ed una conseguente crescita di 2,6 miliardi di euro dei guadagni del mercato casalingo della bici. Sotto il naso di tutti è l’ascesa fenomenale della pedalata assistita, che ha messo il proprio marchio su ben 605.000 unità vendute nell’anno, andando a segnare un +13% rispetto al 2015, nonché il 15% delle vendite globali di biciclette in Germania.

Attualmente le stime parlano di 3 milioni di bici elettriche circolanti entro i confini tedeschi, pressoché tutte considerabili pedelecs (250 W di potenza e 25 km/h massimi di velocità) e la tendenza fa presagire una futura (rapida) crescita sino al 30% del mercato.

Tuttavia, parafrasando un modo di dire delle nostre parti, le e-bike stanno facendo da tappeto sotto al quale nascondere qualche granello di polvere anche alle latitudini di Berlino.

ZIV rileva infatti una certa discrepanza fra il volume delle vendite ed i ritorni del mercato, facendo emergere, con uno sguardo più complessivo, un dato non del tutto positivo.

Il 2016, con le sue 4.050.000 unità totali vendute, è stato infatti il primo anno dopo un periodo di crescita globale del settore a registrare una flessione delle vendite complessive di biciclette in Germania: il -7%.

A cedere il passo sono state principalmente le categorie di due ruote urban, strada ed MTB, ossia quelle tipologie che rappresentano la massa fondamentale del mercato.

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