Eseguire un’ultima pulizia prima di montare la forcella sulla bici

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Prima di mettersi al lavoro, ripulire completamente il banco e indossare dei guanti. Rimuovere la forcella dal mezzo e liberarla da eventuali tracce di fango presenti sulla stessa, onde evitarne l’ingresso nel fodero. Raccomandare inoltre all’utente di non lavare mai la bici con l’idropulitrice: il forte getto d’acqua potrebbe spingere i residui di sporco nella forcella, causandone l’usura precoce. È preferibile trattarla delicatamente con acqua e sapone, quindi asciugarla con un panno morbido.

Check list essenziale

  • Prima della consegna al cliente, settare la pressione dell’aria e le impostazioni idrauliche dell’ammortizzatore della forcella.
  • Il controllo del gioco delle boccole e il cambio del lubrificante va effettuato in officina ogni 30 ore di utilizzo. L’aspetto dell’olio è un primo indice di valutazione delle ore di utilizzo: se appare torbido, con ogni probabilità ha perso le sue proprietà lubrificanti.
  • La revisione delle cartucce idrauliche va invece programmata ogni 100 ore.

Il gioco delle boccole

In normali condizioni di guida, la lubrificazione idrodinamica della forcella Fox avviene attraverso un sottile strato d’olio che separa il tubo superiore dalla boccola; non essendovi contatti tra le due parti, attrito e usura sono azzerati. A tale scopo, occorre che le boccole abbiano del gioco compreso tra 0,038 e 0,238 millimetri. Se i controlli periodici mettono in evidenza delle tolleranze diverse da questo range, è necessario intervenire: la forcella potrebbe non essere stata montata correttamente, oppure l’ingresso di acqua potrebbe aver impedito una corretta lubrificazione.

Consigli per il rivenditore

Paolo Accusato, responsabile assistenza Fox per l’Italia Service.foxracingshox.com

«Un corretto abbassamento, ossia la quantità di compressione della forcella o degli ammortizzatori quando si è seduti sulla bicicletta, è fondamentale per ottenere performance e sicurezza. La misura indicata per la maggior parte dei ciclisti è il 25%. Una percentuale più elevata – con minore pressione dell’aria – è possibile per stili di guida piuttosto tranquilli. Al contrario, chi pedala in montagna può avere la necessità di rendere più rigide le sospensioni, che si ottiene riducendo l’abbassamento al di sotto della soglia standard. Per impostarlo occorre lavorare su una superficie piana, poggiando la bicicletta a un muro o a un tavolo di supporto. Indossare indumenti da ciclista, salire in sella, effettuare un leggero rimbalzo e tirare un solo freno per comprimere le sospensioni anteriori e posteriori. Mettersi in posizione di guida e attendere 30 secondi, affinché gli ammortizzatori vadano in posizione. Abbassarsi senza rimbalzare, far scivolare l’o-ring o la fascetta sul bordo a raschietto del manicotto dell’ammortizzatore posteriore, o i parapolvere della forcella oppure entrambi se la bicicletta ha sospensioni complete. Scendere dalla bicicletta senza rimbalzare, misurare la distanza tra il bordo a raschietto e l’o-ring o la fascetta, dividerla per la corsa totale disponibile dell’ammortizzatore o della forcella. Per esempio, se la corsa dell’ammortizzatore posteriore è 50 millimetri e si vuole un abbassamento del 25%, l’impostazione corretta sarà 12,5 millimetri. Aggiungere o far fuoriuscire l’aria a incrementi di 0,35 bar con la pompa ad alta pressione e ripetere i punti precedenti finché l’abbassamento misurato non è pari al 25% della corsa totale disponibile».

 

 

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