La Fiab, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, può giustamente dare fiato alle trombe accogliendo la notizia dell’inclusione delle ciclovie tra le opere strategiche indicate all’interno del Documento Economia e Finanza 2017 approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Nel lavoro firmato dal ministro Graziano Delrio è presente infatti un allegato dal titolo “Connettere l’Italia: fabbisogni e progetti infrastrutturali” che traccia la strada – è il caso di dirlo – da qui al 2030.

Il sistema integrato dei trasporti o SNIT, in gergo tecnico, accoglie così per la prima volta le vie ciclabili alla pari di grandi strade di comunicazione, ferrovie, ponti, interporti e aeroporti.

La base di partenza, come fa notare la stessa Fiab sul suo sito, è la rete Eurovelo e Bicitalia ma non solo: malgrado alcune lacune nell’aggiornamento delle diverse ciclovie, fanno il loro ingresso nell’elenco la ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, la ciclovia del Sole, VenTo e Grab, l’anello ciclabile del Lago di Garda e le ciclovie Sarda, la Magna Grecia (tra Puglia, Basilicata e Calabria), la Tirrenica, l’Adriatica e la Trieste-Venezia.

Il risultato, assai importante per lo sviluppo della ciclabilità nel nostro Paese, è il frutto di mesi di incontri tra la Fiab e i gruppi di lavoro ministeriali, mirati anche a far conoscere l’attuale assetto, nonché potenzialità, delle ciclovie italiane.

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