Tra station base e off-mobile, Milano è la città con più biciclette di bike sharing a livello europeo. Si tratta di un primato che impone grande riflessione sulla nuova direzione culturale e di tendenza che il capoluogo lombardo sta vivendo e che vivrà nei prossimi anni. L’obiettivo del Comune di Milano è aumentare da 215 a 300 km la lunghezza delle piste ciclabili presenti, una volontà che deve però fare i conti con limiti oggettivi. A trovare un compromesso – in un progetto di scuola/lavoro – sono stati chiamati alcuni studenti a cui è stato consentito i porsi in una posizione di centralità rispetto ai temi della mobilità sostenibile nella loro contesto urbano.

Chi è H3?

H3 è l’azienda protagonista di questo progetto, il trait d’union tra gli studenti e la politica. Dal settore dell’innotech assicurativo alla progettazione della mobilità urbana; ecco l’interessante percorso di H3 che da anni lavora a contatto con numerose realtà del mondo automotive. Essa fornisce soluzioni innovative, crea e gestisce piattaforme, ingegnerizza processi e prodotti assicurativi.

Progetto «Alternanza Scuola-Lavoro»

«La mission di H3 in questo sensoha spiegato Giorgio Meszely, founder di H3è mettere gli studenti nelle condizioni di diventare protagonisti e promotori attivi di una mobilità urbana innovativa e sostenibile. Progettare con loro il mondo della mobilità in cui entreranno entro pochi anni, attraverso la conoscenza della storia assicurativa, della mobilità e dei suoi strumenti attuali è l’obiettivo di questo progetto pregno di impegno, speranza ed entusiasmo».

«La scuolaha dichiarato Elena D’incerti, Professoressa del Liceo Cesare Beccaria, responsabile dei progetti Alternanza Scuola-Lavoro – si lega fortemente al territorio e si pone come parte attiva di una società civile mettendo in campo maggiori competenze legati all’essere cittadini. Siamo nel tempo in cui “il fare” non è più differibile dal tempo della scuola. Ed ecco la grande opportunità dell’Alternanza Scuola-Lavoro che in questo specifico progetto coinvolge il futuro concreto delle nostre città».

Il progetto

 

Gli studenti del Liceo Classico Beccaria di Milano e del Liceo scientifico Paolo Frisi di Monza, insieme ai loro Professori responsabili del progetto di Alternanza Scuola-Lavoro, l’azienda H3 e i rappresentanti politici del Comune di Milano.

Gli studenti del Liceo Classico Beccaria di Milano e del Liceo scientifico Paolo Frisi di Monza hanno immaginato i Mobility Plans delle loro città e, dopo aver analizzato i piani esistenti, hanno sviluppato un School Mobility Project sostenibile.

«Siamo arrivati a portare i ragazzi a produrre mobilità vera sul territorio. L’obiettivo, per la nostra realtàha aggiunto Giorgio Meszely –  è sviluppare una mentalità che acceleri tutti i processi di innovazione della mobilità».

Levare le barriere tra amministrazione comunale e cittadini è l’ambizione che sta dietro a questo progetto. Il tema della ciclabilità è elemento cardine della politica della mobilità oggi ed occorre un cambio di cultura e mentalità. Per prima cosa lo sharing dei mezzi ed il relativo cambio di paradigma; non occorre possedere un mezzo per utilizzarlo.

«Da tre anniha affermato l’Arch. urbanista Stefano Boerisono coinvolti in uno studio sulla mobilità di chi il futuro lo sta costruendo: gli studenti. La scuola all’epicentro della mobilità ciclabile della città in cui è auspicabile un sistema ramificato e connesso. Questo comporta una graduale e prudente riduzione delle auto parcheggiate, un tema sempre più caro all’amministrazione comunale milanese».

«Siamo partiti dalla nostra stessa esigenza. Il mezzo più utilizzato da noi studenti per raggiungere la scuola è la bicicletta ed ogni giorno dobbiamo fare i conti con diversi problemi inerenti la ciclabilità di Milano. Strade interrotte, percorsi che diventano solo pedonali. Tra le prime azioni necessarie per la creazione di percorsi ciclabili davvero fruibile c’è l’eliminazione di parcheggi blu ed il recupero degli isolotti di parcheggio»ha spiegato Sara De Giglio, una studentessa del Liceo Classico Beccaria di Milano.

«Studiando i diversi piani di mobilità di città differenti come Milano, Londra, New York e Los Angelesha dichiarato Carlo Crispino, studente del Liceo Beccaria che da 3 anni segue il progetto di Alternanza Scuola-Lavoro con H3ci siamo resi conto di come la nostra città non sia affatto “indietro” rispetto ad altre realtà. Per certi aspetti – come quello del car sharing elettrico – siamo addirittura superiori. Ma ci siamo anche accorti che ogni città privilegia un aspetto in particolare. E Milano non ha posto così tanta attenzione alle piste ciclabili; una tendenza che ci auguriamo cambi, partendo proprio da questo nostro interessante progetto».

Sara de Giglio, studentessa del Liceo Classico Beccaria di Milano

Il percorso

La nuova pista ciclabile di C.so Sempione prenderà il posto di una delle file di parcheggi irregolari che ora occupano lo spazio alberato che divide le rotaie del tram dalla corsia centrale. L’inizio sarà all’angolo con via E. Filiberto, all’altezza della fermata dei tram 1 e 19. Ad ogni incrocio dovrà essere modificata la segnaletica orizzontale, così da segnalare gli attraversamenti ciclabili nei tratti di strada che incrociano C.so Sempione, oltre che negli attraversamenti pedonali del controviale. All’incrocio con via Domodossola, che è diviso da un’isola di spartitraffico, la pista ciclabile dovrà percorrere il viale alberato con conseguente eliminazione dei parcheggi irregolari delle auto. All’incrocio con via Ferrucci la nuova pista ciclabile può dividere il proprio percorso. Proseguendo su C.so Sempione arriverà fino alla zona pedonale mentre, collegata alla pista già esistente in via Ferrucci, può deviare lateralmente verso il Liceo Beccaria. La nuova pista ciclabile prenderà il posto del parcheggio per auto (lato Beccaria) e percorrerà la via, rendendo la scuola più accessibile e sicura per le bici e per i pedoni. Per evitare di rimuovere un numero eccessivo di parcheggi auto (a pagamento e per residenti), la pista ciclabile proseguirà attraverso il Parco Bompani dove, sul viale centrale, verrà posato del cemento drenante, così da ridurre il pericolo di cadute sulla ghiaia ora presente senza rovinare l’area verde circostante.

L’idea New Park e Ride

La tessera Park e Ride

Gli studenti hanno anche ideato una formula per usufruire della nuova mobilità urbana messa a disposizione dei cittadini. Per “P&R + BikeMI”, al momento della creazione del ticket del parcheggio selezionando l’opzione “BikeM”, il cliente riceverà una tessera con la quale poter noleggiare una bicicletta (1 o 2 ore di servizio compreso), da restituire insieme al ticket del parcheggio al momento del ritiro della propria auto. Per P&R + ATM, invece, al momento della creazione del ticket del parcheggio selezionando l’opzione “ATM”, il cliente riceverà 2 ticket ATM per viaggiare sui mezzi pubblici. I biglietti sono validi per corse singole all’interno della cerchia urbana.