Chi è passato alla pedalata assistita non è più tornato indietro; non solo: ha anche (quasi) abbandonato l’auto. A sostenerlo sono i numeri estrapolati da una ricerca condotta dal National Institute for Transportation and Communities su di un campione di 1.800 nordamericani.

Partendo da un 28% degli intervistati – per il 70% uomini – che afferma di aver espressamente acquistato un’e-bike per ridurre l’utilizzo della macchina, è interessante notare che l’intero campione affermi che un buon 76% degli spostamenti ora coperti in bici precedentemente fosse appannaggio dell’automobile.

Un bel guadagno sotto vari punti di vista, primo tra tutti economico ma, secondo molti, anche in termini di qualità di vita: se è il 20% a definire l’e-bike un mezzo di trasporto conveniente, le altre motivazioni più ricorrenti nella scelta vedono lo stile di vita, l’esercizio fisico ed lo stress evitato non dovendo convivere con traffico e ricerca del parcheggio.

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Le e-bike fanno dunque anche stare meglio chi le usa: se, da un lato, molti le hanno acquistate per poter fare cose altrimenti troppo faticose, quasi tutti concordano nel dire che comunque, malgrado vi sia l’assistenza elettrica, l’esercizio fisico si senta.

Il 22% è partito con l’idea di allungare la propria autonomia ai pedali, il 27% si è detto spinto dalla necessità di affrontare strade non sempre pianeggianti, mentre il 17% lamentava di non poter trasportare più di un certo peso con una bici tradizionale.

È però il 95% a confermare che l’e-bike non è un “trucco”, bensì che faccia comunque provare una fatica fisica.

Un’aspetto importante – sebbene sia “solo” il 16% ad aver scelto di prendere una bici elettrica per questioni di salute – in quanto porta evidentemente una categoria di persone altrimenti prevalentemente sedentarie a fare del moto: il 91% degli e-bikers dichiara di pedalare almeno una volta alla settimana, mentre solo il 55% del campione era abituato alla stessa frequenza già prima di passare alla pedalata assistita.

Infine, come sempre, un ruolo cardine nell’ascesa delle bici elettriche come sostituto dell’automobile sono le barriere mentali che permette di abbattere, che per il 54% degli intervistati era rappresentato dalla convinzione di “non avere il fisico” per affrontare delle salite, che diviene il 40% se si parla di distanze.