Il nuovo modello aero di KASK debutterà a Kona con una nuova versione colore dedicata all’isola hawaiana dove ogni anno si disputa il mondiale di Ironman, la distanza più esigente del triathlon. Durante i 180 km della frazione in bici avere un casco aerodinamico è un valore aggiunto concreto. Se poi ci si aggiunge un look accattivante, il successo è assicurato.

Tra gli atleti in gara con il nuovo casco ci sarà anche l’italiano Giulio Molinari che è riuscito a qualificarsi per il mondiale al primo tentativo.

Il casco MISTRAL è stato sviluppato per ricercare la massima performance aerodinamica grazie agli studi effettuati con la nazionale australiana di pista. Inoltre, è stata prestata attenzione alla ventilazione grazie alle sei aperture anteriori. L’aerazione è un fattore chiave in gare lunghe con temperature elevate, proprio come a Kona.

A Kona ci saranno altri due professionisti italiani in gara: Alessandro De Gasperi e Daniel Fontana. Entrambi sono da anni ambassador fi’zi:k e collaborano attivamente allo sviluppo di scarpe e selle specifiche per il triathlon.

Per Alessandro si tratta della seconda partecipazione a Kona mentre Daniel sarà il professionista più “esperto” al via, proprio questo il suo parere sulla frazione in bici vale più di ogni altro.

Quello ciclistico qui a Kona è un tracciato tutt’altro che semplice, nonostante un dislivello piuttosto contenuto. Si pedala quasi interamente tra campi di lava, immersi in un paesaggio desertico quasi lunare, fatta eccezione per una trentina di km nei pressi di Hawi, dove la strada inizia a salire leggermente e la vegetazione si fa molto più fitta. Il vero problema in bicicletta qui è il vento”.

Alessandro invece sarà al via con le nuove Infinito R1 Knit di fi’zi:k, scarpa rivoluzionaria in termini di performance e traspirabilità grazie al nuovo metodo di costruzione della tomaia: “Sono anni che affianco il team ricerca di fi’zi:k, abbiamo lavorato tanto soprattutto sulle scarpe cerando di individuare e soddisfare le esigenze di chi fa triathlon di lunga distanza. La scarpa deve avere un’ottima trasmissione della potenza, deve essere comoda e traspirante(ancora di più alle Hawaii dove le condizioni sono estreme) in modo da preservare il piede per la frazione di corsa. Kona sarà il debutto ufficiale della nuova scarpa, anche se le ho già usate in incognito in altri appuntamenti agonistici, e magari i più attenti le avevano già notate.”