Altre 250.000 sterline per continuare a sognare: la storia di Findra, una pionieristica iniziativa tutta al femminile nel campo dell’abbigliamento tecnico per il ciclismo, continua grazie alla sensibilità nei confronti del cambiamento nientemeno che della Scottish Investment Bank.

La sua fondatrice, la designer Alex Feechan, nel 2016 aveva avuto accesso ad una prima tranche di finanziamenti da 200mila sterline – quasi 230.000 euro – per lanciare il brand, rivolto solo alle appassionate di sport outdoor, nella fattispecie di ciclismo.

Fra i punti di forza, una produzione artigianale basata sull’impiego di fibre naturali, lana merino alla quale la Scozia è legata tradizionalmente e qualitativamente, in parte lavorata anche in Italia.

Credit: Findra

Ora l’ambizione di proseguire nell’avventura ed affermare ancor più il Marchio prende nuovo vigore grazie all’assegnazione del secondo fondo: un segnale di fiducia nei confronti di un’impresa che ha al vertice una donna che è a sua volta sintomo di un cambiamento.

Per dare un metro di paragone a quel che stiamo dicendo, prendiamo ad esempio un settore di per sé aperto all’innovazione come l’hi-tech, sicuramente più ricettivo nei confronti delle pari opportunità di quello manifatturiero.

Se una recente indagine della Silicon Valley Bank dice il vero, il Regno Unito, in linea con gli Stati Uniti, vede il 53% delle proprie aziende menzionare una “o più” figure femminili tra gli incarichi di alto livello. Nel mondo delle startup la percentuale britannica cala al 42% e, per quanto riguarda i piani di incremento della presenza femminile tra le alte sfere, solo il 20% delle aziende inglesi è propenso.

Numeri di tutto rispetto, finché non si paragonano, come ha fatto l’istituto di credito della Silicon Valley, con una realtà più dinamica quanto inaspettata ai nostri occhi, come la Cina: là le aziende che vantano donne nelle stanze dei bottoni sono l’80%, il 63% delle startup è comandato da donne ed il 63% delle aziende è intenzionato ad aumentare questi valori.

Credit: Findra

 

Che, quindi, la Scozia abbia istituito attraverso un suo organismo bancario un fondo rivolto alle imprenditrici è un piccolo terremoto in termini di mentalità.

Non solo: la piccola realtà – per adesso – di Findra rivela anche l’interesse nei confronti dello sport femminile, che pian piano si fa sempre più strada autonomamente e non più come biblica costola di quello maschile.

Altrimenti Investing Women Angels, una delle altre due firme che hanno finanziato Findra assieme a Tri Capital, non le avrebbe assegnato l’AccelerateHer Award, riconoscimento che viene consegnato a quelle donne che riescono ad emergere nel mondo del business.

Credit: Findra

Insomma, mentre forse anche il mondo della finanza si sta rendendo conto che l’apporto delle donne è fondamentale, la fiducia in un brand di abbigliamento per cicliste fa scoprire le Scozzesi amanti della fatica (e della gioia) in sella ad una bici.