Dalla mappa somiglia ad una vera e propria rete metropolitana, solo che qui vagoni e rotaie non ce ne saranno: a collegare le estremità della cintura urbana di Firenze saranno le piste ciclabili, che daranno vita alla prima “bicipolitana” d’Italia.

photo credit: Jim Nix / Nomadic Pursuits The River Arno via photopin (license)

Il progetto prevede ben 8 tracciati che si intersecano secondo le direttrici date dall’Arno (linee 3 e 4) e dalle trasversali (5,6,7) che tagliano il capoluogo toscano; in aggiunta, parte della 6 e della 1 circumnavigheranno il cuore del centro storico.

Proposto dalla Fiab, sezione di Firenze, e sposato in toto dall’Ufficio Bici del Comune fiorentino – un’istituzione che già la dice lunga sull’attenzione per la ciclabilità del Comune – la rete è pensata per incontrare luoghi di interesse e di interscambio con altri servizi del traporto pubblico locale, rendendola così parte dell’ossatura della viabilità urbana.

Per rendere tangibile il progetto Firenze dovrà implementare le sue attuali piste ciclabili di 18 km in 2 anni, secondo i piani, ricavando altri 7 km all’interno dei parchi pubblici cittadini.

Per una città turistica ed artistica – ergo, con un centro storico già potenzialmente appropriato per una mobilità “slow – del calibro di Firenze, dotarsi di una “bicipolitana”, come è stata battezzata dai suoi sostenitori, sarebbe un passo avanti nella scala della qualità di vita urbana.

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