Praticamente a ridosso delle festività natalizie e poco prima di un rompete le righe che segna non solo la fine dell’anno in corso ma anche della stessa legislatura, è finalmente diventato legge il provvedimento che, come recita il comunicato diffuso dall’ANCMA,  “introduce nel nostro ordinamento il Piano generale della mobilità ciclistica, che disciplina lo sviluppo della mobilità su due ruote a livello urbano, regionale e nazionale, attraverso l’individuazione delle ciclovie che costituiscono la rete ciclabile nazionale “Bicitalia”, misure per la sicurezza dei ciclisti, per l’accesso a parcheggi, stazioni ferroviarie e aeroporti e l’introduzione dei “biciplan”, piani di mobilità ciclistica che dovranno essere redatti dai Comuni.”

Del lungo iter del disegno di legge, Bicitech vi ha dato puntuale informazione sottolineando l’importanza del provvedimento che allinea l’Italia ad altri paesi europei e, per la prima volta, prevede l’assunzione da parte dello Stato della responsabilità  della pianificazione della mobilità ciclistica e del suo sviluppo organico.

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La nuova legge inoltre, in un paese dove la mobilità su due ruote è fortemente radicata, come testimoniano i livelli di vendite di biciclette da anni attestati in Italia al di sopra di 1.650.000 unità e dove anche l’e-bike mostra trend di crescita interessanti (+ 120% nell’ultimo anno), contribuisce ad assegnare alla bicicletta il ruolo che correttamente le spetta nel piano dei trasporti cittadino come ha affermato l’On. Paolo Gandolfi, membro della Commissione Trasporti della Camera: “In altre parole la bicicletta entra a pieno titolo tra i mezzi di trasporto utili a risolvere i problemi di mobilità, soprattutto nelle città. E’ l’inizio vero di una stagione nuova che si spera lunga e benevola per la qualità ambientale, la sicurezza stradale, il benessere dei cittadini e la qualità urbana, perché a questo portano tante biciclette in più sulle nostre strade. Last but not least, una legge che aiuta un settore economico in cui siamo i migliori nel mondo e ci voleva!”.

Parole a cui hanno fatto eco quelle di Andrea dell’Orto, presidente di Confindustria Ancma che ha dichiarato: “La bicicletta è sempre più al centro del dibattito pubblico sulla mobilità e offre il contributo più evidente agli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione Europea e recentemente recepiti dal nostro Paese attraverso la Strategie Energetica Nazionale. Grazie alle due ruote l’industria italiana può offrire un significativo contributo all’economia del Paese e alla sostenibilità ambientale dei trasporti. Nella prossima legislatura ci aspettiamo che Governo e Parlamento diano continuità al lavoro intrapreso a favore della bicicletta e mettano anche in campo misure concrete per lo sviluppo della mobilità a 360°”. 

Un aspetto non secondario poi sarà costituito dalla spinta che la legge stessa verosimilmente potrà dare alla realizzazione delle infrastrutture domestiche necessarie a promuovere un reale sviluppo delle due ruote e, al tempo stesso, ne aumentino la sicurezza.