Dal 18 al 20 di marzo si è tenuta a Berlino (D) la fiera Fahrradschau, un evento che ha visto la presenza di oltre 350 espositori in arrivo da tutta Europa.

Berliner Fahrradschau 2015

Organizzata all’interno di una vecchia stazione (Gleisdreieck), la fiera si divide in sei aree tematiche, AMBITION!, URBAN LIFESTYLE, HANDMADE, TRAVEL & TOUR VELO COUTURE® e E-MOBILITY, per coprire tutte le tipologie di bici e di disciplina.

FahrradSchau si è tenuta nel weekend ma durante tutta la settimana precedente, Berlino è diventa la capitale della bici con eventi, mostre, installazioni d’arte, musica e tanto altro, per celebrare le due ruote in ogni modo possibile.

Tra gli espositori italiani figurano nomi prestigiosi come 3T, Campagnolo, Cinelli, Colnago, Gios, Nevi, Selle San Marco o Tommasini, tanto per citarne alcuni. Proprio Campagnolo ha colto l’occasione dell’evento per premiare la miglior bici in acciaio, in alluminio e in carbonio, montata, ovviamente, con i loro gruppi.

Unanimi i commenti dopo fiera: un evento che lascia il segno e avvicina veramente i brand al consumatore. Un’evento che potrebbe diventare in un futuro, a detta di molti, anche una alternativa alla mamma di tutte le fiere della bici, Eurobike. Lo è già per alcune aziende. Ci racconta Fabrizio Aghito, Vice President di Cinelli: «Per Cinelli è stato il secondo anno di presenza. Cosa che ripeteremo, perché è stato un successo. Noi l’abbiamo scelta come unica fiera europea. Quest’anno, infatti, non parteciperemo a Eurobike né ad altri eventi fieristici. Abbiamo scelto FahrradSchau perché ti da l’opportunità di comunicare il brand in una atmosfera rilassata, con un pubblico pienamente in target con il nostro prodotto, attento e appassionato, che non si deve perdere tra 10 padiglioni ma che va a colpo sicuro a vedere ciò che interessa. Inoltre, anche il negoziante può esporre se vuole e può vendere i suoi prodotti in fiera, recuperando così una parte dei suoi costi. Insomma, un bilancio super positivo e una formula, quella di FahrradSchau Berlin che, unita ai molti eventi di contorno, fa ritornare veramente al vero spirito della bici.»