Specialized ha iniziato il battage per la sua nuova linea MY2018 con il lancio di tre nuove bici, dedicate ad altrettante declinazioni dello stare in sella.

Si tratta di tre modelli che ne rinnovano altrettanti già esistenti nella gamma Specialized e che comprendono il mondo della pedalata a partire dal gravel per arrivare alla strada, passando per il ciclocross: si tratta delle Diverge, CruX e Allez.

L’attenzione si concentra in particolare sulla New Diverge, che il produttore californiano presenta come “sorprendentemente veloce, seriamente divertente“: l’elaborazione della bici nasce partendo dal presupposto che pedalare richieda delle scelte e, di conseguenza, che il mezzo debba sapersi adattare al massimo.

La forza della New Diverge sta nella geometria Open Road del telaio, alleggerito il più possibile grazie alla fibra di carbonio e studiato per l’off road con il ribassamento del movimento centrale, il rilassamento dell’angolo sterzo e l’accorciamento dei foderi batticatena. Per “incollarsi” al terreno, sia esso dissestato o asfaltato, è stata modificato anche il dispositivo Future Shock per l’assorbimento degli urti: irrigidendone la molla, l’interasse non si allunga mantenendo l’avantreno della Diverge nello stesso angolo di sterzo effettivo. Specialized garantisce l’annullamento dei fenomeni di sottosterzo ed una manovrabilità estrema, con una sensazione di galleggiamento in off road e di totale aderenza su strada.

La versatilità è rispecchiata dalla condivisione del telaio anche in versione donna e dalla possibilità di ricevere ruote fino alle misure 700x42mm e 650bx47mm, oltre che parafanghi, borse e selle telescopiche.

Le altre due bici sono la nuova Allez, performance bike da strada, e la nuova CruX, dedicata al ciclocross.

CruX vanta ora il brevetto Rider-First Engineered™ e si propane subito con un alleggerimento di 400 grammi rispetto alla precedente versione. Altra modifica riguarda l’abbassamento di 20 mm del collare del sellino, in modo da migliorarne la comodità e renderne possibile una maggiore inclinazione.

Un aggiornamento agli standard industriali odierni è quello che porta la spaziatura dell’asse posteriore a 12×142 mm e i mozzi a 160 mm, mentre tutto il telaio è stato concepito perché i suoi profili favoriscano i passaggi rasoterra e le curve dagli angoli impossibili fondamentali per portare a casa una prestazione sui percorsi da ciclocross.

Allez si ripropone invece con il tipico telaio in alluminio, rimodellato però sulla base di una serie di test in galleria del vento che hanno portato ad alleggerirlo di 450 grammi e a ribassarne la seduta.

La riduzione di peso ed un miglioramento della precisione e manovrabilità della bici si deve all’importazione dalla Tarmac della forcella in carbonio, priva di corona di giunzione con il tubo sterzo in alluminio in modo da permettere una regolazione più morbida della sensazione di guida.

Specialized ha lavorato in particolari modo sulla geometria del telaio, con l’obiettivo di dare al ciclista la possibilità di applicare il ragionamento secondo il quale “il numero di bici necessarie è N-1“, ossia sempre una meno di quante se ne posseggano.

Questo significa che la sopravvivenza di una bici è dettata dalla sua versatilità, che nel caso della Allez si dimostrerebbe attraverso la qualità offerta ad un prezzo competitivo e la possibilità di essere utilizzata come commuting bike per tutti i giorni.