La vitamina D, invece, è tra quelle che si solubilizza nei grassi, viene prodotta dalla pelle per esposizione ai raggi solari, ed è essenziale per l’assorbimento del calcio e la salute delle ossa; ha, inoltre, un ruolo importante in molti processi fisiologici.

La vitamina D si assume anche attraverso la dieta da fonti animali e in alimenti fortificati. Per gli atleti vegani vi sono ora disponibili in commercio anche supplementi derivati da licheni, con dosaggi della vitamina simili rispetto alla dieta onnivora. Lo stato della vitamina D è un aspetto molto importante per tutti gli atleti, indipendentemente dalle scelte dietetiche e, quindi, è utile prevedere un’integrazione ottimizzata formulata sulla base dell’individuo.

photo credit: colindunn Vitamin Packaging via photopin (license)

Al fine di soddisfare i livelli di calcio necessari all’organismo e data l’esclusione dei prodotti lattiero-caseari nella dieta dei vegani, questo fabbisogno deve essere coperto con vegetali che siano buone fonti di calcio quali, ad esempio, i broccoli e la famiglia dei cavoli (il tipo detto “cinese” o “di Pechino“, ormai del tutto nostrano, ne è molto ricco). Attenzione invece ai vegetali sovrabbondanti in ossalati, quali spinaci e rucola, perché, pur contenendo buoni valori di calcio, ne contrastano l’assorbimento: è dunque importante che gli atleti scelgano alimenti a bassi apporti di ossalati. Inoltre sono disponibili alimenti cosiddetti “fortificati” o di altra origine, come il tofu, che valide alternative ricche in calcio e proteine.

photo credit: Vladar4 fractal broccoli via photopin (license)