Il 2017 segna tre decenni nel settore della costruzione di biciclette per Devinci. L’azienda canadese ha deciso di festeggiare questo importante traguardo come se fosse il 1987, lanciando in edizione limitata un esperimento extra-retro: l’ YYZ.

Una creazione, quella di YYZ, le cui radici affondano nella fine degli anni ’80, quando Devinci era un promettente marchio di telai in alluminio per biciclette con sede nell’estremo est del paese, precisamente a Chicoutimi. La scena della mountain bike stava all’epoca espandendosi, raggiungendo dalla contea di Marin, in California, la costa nord di Vancouver.

Il cambio geografico generò grandi cambiamenti nel design delle biciclette. Era il periodo in cui i New Kids On The Block facevano gridare le ragazzine, mentre l’industria della bici faceva saltare di gioia tutti i ciclisti lanciando definitivamente il concetto e l’aspetto delle mountain bike che conosciamo oggi.

Il telaio YYZ reincarna l’originale XYZ, degli anni ’80, insaporendolo con echi degli anni ’90, come l’intreccio dei tubi superiori, l’abbondanza di triangolature e i foderi sopraelevati. Oltre al telaio, la costruzione di questo tributo vanta una componentistica che strizza l’occhio anche verso il mondo contemporaneo avvalendosi di importanti collaborazioni: SRAM, che festeggia anche lei un anniversario nel 2017, è stata un complice del progetto, associandogli il suo potentissimo cambio XX1 Eagle. A mettere le ciliegine finali hanno contribuito Chromag per sellino e manubrio, Maxxis per le ruote e RockShox per le forcelle.

Alla fine degli anni ’80, l’XYZ è stato un prototipo all’avanguardia, oggi l’YYZ è la sua perfetta reincarnazione che rappresenta decenni di innovazioni e di prove su strada. Purtroppo però questa bici rimarrà un progetto sperimentale con una produzione limitata. “Nel complesso siamo solo un gruppo di appassionati di corsa con una fabbrica a nostra disposizione”, dice Boulais, del gruppo Devinci. “Stiamo creando e costruendo biciclette dagli ultimi 30 anni e abbiamo intenzione di farlo ancora per molto tempo”.

Speriamo un giorno di poterci fare un bel giro tutti.