Come è noto dal 1 gennaio 2017 saranno operative a tutti gli effetti le nuove norme di omologazione europee che recepiscono la sempre più consistente presenza sui diversi mercati comunitari di biciclette a pedalata assistita le cui caratteristiche sia tecniche che prestazionali eccedono da quelle definite per le tradizionali EPAC (Electric Pedal Assisted Cycle).

 

Infatti, mentre per queste ultime continuerà a valere l’esenzione da ogni obbligo omologativo, tutti gli altri mezzi equipaggiati con motori di potenza nominale continua massima superiore a 250 Watt ed in grado di esprimere velocità superiori a 25 km/h, dovranno sottostare al regolamento d’omologazione europeo 168/2013 ed aderire ai profili in esso contenuti.

L’omologazione dovrà essere effettuata da un ente abilitato e designato da uno Stato Membro che dovrà certificare che i componenti utilizzati hanno superato le prove previste o valutare le conformità (per maggiori dettagli vi rimandiamo al nostro articolo pubblicato sul numero di dicembre di Bicitech.)

 

In molti paesi, come l’Olanda, il Belgio, la Germania, l’Austria e la Svizzera, le Speed Pedelec dette anche S-EPAC’s, con velocità 45 km/h, stanno fortemente contribuendo ad incrementare le vendite complessive di e-bike in quanto ritenute maggiormente rispondenti alle esigenze di spostamento di una clientela abituata a percorrere molti chilometri o motivata da condizioni orografiche del territorio e dalla necessità di superare continue pendenze.

 

Ciò non poteva non porre la necessità di disporre di un casco certificato ed opportunamente studiato per questa tipologia di mezzi, la cui clientela altrimenti sarebbe obbligata a rivolgersi ai prodotti progettati e venduti per i motociclisti.

Proprio per ciò NEN, ente olandese di standardizzazione e certificazione dei prodotti, unitamente ad un gruppo di esperti, ha sviluppato uno specifico schema di certificazione (NTA 8776) per la creazione di uno standard specifico a cui dovranno rispondere i caschi per le s-pedelec.

Il progetto ha trovato l’accordo di BRSI (Belgium Road Safety Institute) e dell’olandese Telefication ed ha raccolto il contributo di un nutrito gruppo di esperti tra i quali ABUS, Accell Group, BBB Cycling, Bell Sports, CONEBI, Gazelle, KASK, MET Helmets, Pon, RAI Vereniging, Riese & Muller, TASS International, TNO.

Il nuovo standard sarà prontamente adottato sul mercato olandese e prevede l’apposizione di uno specifico marchio di conformità come specificato nello standard di certificazione.

 

In tal modo sarà possibile produrre e commercializzare caschi che, da quanto si apprende, saranno più coerenti, sul piano estetico, con le funzioni e l’uso delle e-bike, ma avranno adeguate caratteristiche di resistenza agli urti e di protezione soprattutto delle parti temporali ed occipitali della testa.