Bottecchia è stato uno dei primi marchi a credere nella mobilità elettrica e oggi, con una linea completa di bici dedicate a questo dinamico segmento di mercato, è pronto a lanciare la sfida alle aziende americane e tedesche. Anche nell’e-Bike il tricolore comincia sventolare…

Bottecchia si presenta
L’aquila, si sa, è un uccello rapace caratterizzato da particolare robustezza e prestanza fisica. Maestoso, dal becco uncinato e potente, vola in alto sornione per fiondarsi sulle sue prede che, solitamente senza scampo, non trovano nemmeno il tempo di fuggire e nascondersi. L’aquila, però, non è solo questo spietato predatore dei cieli ma pure lo storico simbolo di Bottecchia, un marchio di biciclette italiano che ha scritto pagine epiche nella storia del nostro ciclismo.

Anche quest’anno al Giro d’Italia non vi è stata tappa senza vedere il team Androni Giocattoli Sidermec – del quale Bottecchia è anche main sponsor e fornitore delle bici – lottare nelle posizioni di vertice mettendosi in mostra con orgoglio e determinazione. Il discorso, per quanto riguarda la produzione, si estende alle tre linee della gamma e non solo per le specialissime: Reparto Corse, Tempo Libero e BeGreen. Una serie di modelli nati per accogliere in modo trasversale tutte le tipologie di utenti: dal professionista all’amatore su strada, dal mountain biker al trekking e all’urban-sportivo fino ad arrivare al “ciclista elettrico”, una figura oggi sempre più presente ed esigente nel variegato mondo del pedale.

Filosofia BeGreen
BePowerful è la nuova collezione Bottecchia messa su strada per il 2019 che incarna lo spirito combattente ed invincibile proprio dell’aquila – segno distintivo di un cambiamento necessario – e che permette al brand di Cavarzere di essere competitivo in ogni settore, anche nell’E-Bike.
Power unit di ultima generazione come il collaudatissimo Shimano Steps, Brose ed ETR3, nuove geometrie, nuove grafiche e un’attenta cura nei dettagli. Queste peculiarità contraddistinguono le biciclette elettriche Bottecchia tra le quali spicca, nella linea E-MTB, proprio BE 80 Quasar, la mountain bike elettrica che abbiamo avuto modo di testare questa estate.

Il montaggio prevede un reggisella telescopico FSA regolabile dal manubrio tramite lock-out e ammortizzatore Rock Shox Monarch RL

Il nostro test
Da noi tanto attesa dopo un piccolo ritardo di consegna, nemmeno il tempo di tirarla fuori dallo scatolone che la BE 80 Quasar era già operativa; prima nella pittoresca cornice del lago d’Orta in provincia di Novara e poi all’Aprica in alta Valtellina, dove ci ha seguito per alcuni giorni di vacanza/lavoro.
Due scenari completamente diversi tra loro: sulle rive del lago d’Orta vi sono dei trail veloci e scorrevoli con “saliscendi” d’affrontare tutto d’un fiato. Percorsi senza particolare impegno tecnico che però richiedono concentrazione e padronanza di guida. In montagna, invece, la cosa cambia specialmente se si decide di affrontare “piste nere” da sci e mulattiere sconnesse, esperienze impensabili da fare in bici fino a che non c’abbiamo provato. Sotto lo sguardo incuriosito e dubbioso dei molti escursionisti presenti in agosto sui sentieri montuosi dell’Aprica abbiamo sfidato, prima in salita e poi in discesa, pendenze e dislivelli di notevole importanza, rendendoli quasi increduli agli occhi di chi ci ha visto e facendo capire come una MTB elettrica potesse arrivare a tanto, anche e soprattutto divertendosi.
La BE 80 Quasar è stata una bella sorpresa per tutti: per noi che abbiamo avuto modo di provarla in “lungo e in largo” (ci sarebbe piaciuto poterlo fare per più tempo, peccato) oltre per chi ci ha visto pedalare in luoghi – come dice il titolo di un famoso film – “Dove osano le aquile”.

Cosa ci è piaciuto (tanto) e cosa manca (poco)…
BE 80 Quasar è la E-MTB top di gamma full suspended della linea BeGreen di Bottecchia dedicata all’elettrico. Il suo telaio monoscocca in carbonio, l’escursione da 150 mm e le ruote da 27,5” Plus hanno sicuramente agevolato le ottime performance di cui vi abbiamo parlato nel capitolo precedente. Proprio le ruote “Plus” – in sinergia con il motore Shimano Steps E-8000 da 250Wh – fanno emergere un carattere che solo bici con simili dotazioni possono garantire. Il miglior compromesso fra grip, potenza espressa dalla forza motrice posteriore e stabilità strutturale del mezzo sono la chiave ideale per aprire le porte di un nuovo modo per allenarsi e pedalare, provando anche ad andare oltre ai propri limiti.

Cosa manca alla BE 80 Quasar?
Sinceramente non crediamo si possa appuntare qualcosa di negativo a un’E-Bike di così alta qualità. Forse, visto la presenza di un buon reggisella telescopico firmato FSA, avremmo gradito che nella dotazione di serie ci fosse anche un comando remoto al manubrio (lock-out) per calibrare più agevolmente la forcella durante la corsa. Questo piccolo ma utilissimo optional avrebbe fatto comodo nelle fase più impegnative del trail, principalmente in discesa a velocità sostenuta su terreni molto sconnessi, pieni di buche e sui sassi. Dal punto di vista estetico BE 80 Quasar richiama le classiche linee di una solida biammortizzata con motore posizionato centralmente, integrato nella scatola del movimento e una batteria agli ioni di litio da 504 Wh (36V, 14Ah) che va a scomparire per tutta la sua lunghezza nel tubo obliquo del telaio.

A proposito della batteria, abbiamo riscontrato oltre 100 km di autonomia in modalità “Eco” su percorso off road veloce e leggermente ondulato, misto anche all’asfalto. Terreno sul quale, per altro, la bici gode di un’ottima scorrevolezza e comfort di guida. Un dato confortante che varia di poco in modalità “Trail” mentre in modalità “Boost”, come è ovvio che sia, si ha una perdita più significativa del consumo e della resa. Il discorso cambia quando si decide di spingere forte sui pedali e cominciare a salire incrementando il dislivello. Potenza del motore, gambe del ciclista e ascese importanti su strade o prati di montagna mettono a dura prova tutto l’impianto elettrico, che si trova a fare i conti con un consumo che può quasi raddoppiare (circa il 50%). Quindi, consiglio personale, fate attenzione a modulare bene questi tre fattori: livello di assistenza del motore, scelta del rapporto giusto e frequenza di pedalata. Se sarete in grado di trovare l’equilibrio tra queste dinamiche non vi resta che godervi tutti i benefici e il divertimento che sa dare una mountain bike elettrica come la BE 80 Quasar di Bottecchia, il marchio dell’aquila made in Italy per tradizione.

Caratteristiche tecniche

Motore: Shimano STEPS E8000 36V 250W 70Nm di coppia, integrato nel movimento centrale (2,8 kg di peso)
Batteria: ioni di Litio ad elevata capacità 504 Wh (36V, 14Ah), integrata nel tubo obliquo del telaio
Tempo di ricarica: 2,5 ore per una ricarica dell’80%; 5 ore per una ricarica completa
Autonomia: circa 100 km in modalità Eco, 70 km in modalità Trail e 50 km in modalità Boost (variabile a seconda del percorso, del peso del ciclista e del livello di assistenza utilizzato)
Cicli di ricarica: 1.000 cicli
Livelli di assistenza: tre: Eco, Trail e Boost
Computer: Shimano E-8000 Series LCD a colori, con retroilluminazione a 8 funzioni

www.bottecchia.com