Mantenere uno stato di iperidratazione, che si raggiunge assumendo liquidi superiori al mantenimento di un’idratazione ottimale, al fine di prevenire la disidratazione nello svolgimento dell’esercizio, non ha dato evidenze scientifiche significative di un miglioramento delle prestazioni rispetto al mantenere un buono stato di idratazione durante l’esercizio.

Una strategia che può aiutare l’atleta nel monitorare il suo stato di idratazione è pesarsi prima e dopo le sessioni di allenamento con il confronto tra le variazioni in funzioni della durata, dell’intensità e delle diverse condizioni atmosferiche, con la raccomandazione che il peso non scenda sotto l’1 – 2% della massa corporea.

Un altro aiuto consiste nel monitorare le urine, poiché una diminuzione nel loro volume e un aumento della colorazione possono indirizzare l’atleta a capire che è in uno stato di disidratazione. Tuttavia l’obiettivo non deve essere quello di avere un’urina più chiara possibile. Per monitorare le perdite di sale invece si può usare una maglietta nera per controllare le macchie di sale dopo che questo è evaporato e indirizzare quindi al reintegro.

In sintesi bere un giusto volume di liquidi durante l’attività fisica, per ridurre al minimo la disidratazione, è senza dubbio il mezzo più semplice ed efficace di sostegno alla funzione fisiologica e che mantiene le prestazioni fisiche per tutta la durata dell’esercizio.