In questo articolo andrò a parlare di un argomento piuttosto caro a noi ciclisti: il formicolio alle mani.

Tramite il mio lavoro ho potuto constatare che questo persistente fastidio colpisce la quasi totalità dei praticanti ciclismo almeno una volta nella loro “carriera sportiva” che sia amatoriale o agonistica ad alti livelli.

Ora, quindi, andiamo ad analizzare i fattori che possono far scaturire tale problema.

Anche qui vi sono due diverse origini: una di natura muscolo-scheletrica, l’altra biomeccanica.

La spiegazione della prima causa la lascio al mio collega Massimo Paracchini che ce ne parlerà nel suo articolo. Quindi passiamo direttamente alla seconda origine, quella di mia competenza: la posizione in sella.

La prima motivazione è sicuramente una errata distanza sella-manubrio.

Se questa misura è sovradimensionata si andrà incontro a una sbagliata presa del manubrio/piega con impossibilità di cambiare tipo di presa stessa (come passare dall’impugnatura alla leva-freno alla parte orizzontale della piega) andando a creare problemi di circolazione sanguigna a livello della mano, da cui il formicolio. Sì, perché, cosa da tenere presente, il formicolio è sempre scaturito da alterazioni della circolazione sanguigna nell’area ove si presenta.

Se invece la misura sopracitata è sottodimensionata vi sarà una pressione anomala sui palmi delle mani e anche in questo caso si presenterà questo fastidio. Questo perché il corpo sente l’esigenza di distendersi maggiormente, ma incontra l’ostacolo del manubrio creando appunto un’anomalia nel carico distribuito sulle mani.

Il problema si può presentare anche quando l’errore nella posizione della sella risiede nell’inclinazione della sella stessa; si avrà, infatti, uno sbilanciamento in avanti del peso del ciclista con conseguente gravosità di carico sulle mani se questa si presenta con la punta troppo bassa. Mentre se “impennata” si presenterà la stessa situazione di una distanza sella-manubrio troppo elevata.

Altra misura da non sottovalutare è lo scarto sella-manubrio.

Se sovradimensionato, anche in questa casistica ci sarà uno sbilanciamento sull’avantreno del peso del ciclista, se invece sarà sottostimato – come nel caso di una distanza sella-manubrio insufficiente – le braccia cercheranno sfogo per alleggerire il carico sul trapezio, ma trovando il manubrio come ostacolo creeranno pressioni anomale sui palmi delle mani.

Quindi, per concludere, tenete a mente che il formicolio è sempre dovuto a problemi circolatori nella porzione di corpo interessata; bisogna solo comprendere dove risiede la sorgente da cui nasce il problema ai vasi sanguigni interessati.