Le biciclette elettriche in Israele entrano in una fase dura, che le vedrà sottoposte ad una regolamentazione mai vista prima. L’irrigidimento nei confronti del loro utilizzo arriva dopo una diffusione forse inaspettata tra gli adolescenti e, stando a fonti governative israeliane, un numero di incidenti mortali annui troppo elevato.

Dopo una fase di utilizzo “allo stato brado”, si potrebbe dire, Israele punta dunque ad imbrigliare le biciclette elettriche nelle sue strade, con un piano che dimentica, però, di aumentare anche le infrastrutture sicure per le bici.

 

 

Dal casco obbligatorio all’anagrafe delle biciclette elettriche

Quello che il Ministero dei Trasporti israeliano è riuscito a far approvare al parlamento è un piano che irrigidisce a tutto tondo l’approccio alle ebike, considerate alla stessa stregua degli scooter.

Si va dall’istituzione di un’anagrafe delle biciclette elettriche, con la formazione di un data center governativo, all’obbligatorietà di pedalare con il casco ed il giubbotto catarifrangente.

bici elettriche
photo credit: oiZox Horse or bike? via photopin (license)

Prima ancora di salire in sella, però, si dovrà conseguire una patente, da adesso ineludibile anche e soprattutto per coloro che non posseggono già una patente di guida per l’auto; inoltre, sulle biciclette elettriche si potrà andare solo dopo aver compiuto i 16 anni di età, esattamente come sugli scooter.

Più dure anche le sanzioni previste, con la confisca del mezzo ed il ritiro della patente per 12 mesi tra le frecce all’arco dei vigili israeliani.

 

 

Biciclette elettriche protagoniste di troppi incidenti

La ragione di tanto accanimento contro le ebike è dovuta alla precedente assenza di regole: fino a ieri esse, come gli scooter, non erano praticamente soggetti a limitazioni, il che ne ha facilitato nel tempo un’utilizzo indiscriminato.

Le città in Israele soffrono spesso di un traffico caotico, paragonabile a quello che animava le nostre strade – anche a livello normativo – alcuni decenni addietro.

 

 

Le biciclette elettriche erano già finite sotto la lente del governo e della stampa locale per via dei troppi incidenti: usate regolarmente dagli adolescenti come surrogato del motorino, in assenza di piste ciclabili e di un’adeguata educazione alla guida avrebbero portato a 16 incidenti mortali solo quest’anno, il doppio del 2017 (dati della Israel Road Safety Authority).

Un problema che, in misura minore, potrebbe verificarsi anche dalle nostre parti qualora la bici elettrica dovesse diventare diffusa come lo sono gli scooter, sempre che non si ricorra ad una giusta educazione all’utilizzo del mezzo nel contesto urbano e che l’ebike non venga contrabbandata per il surrogato economico del motorino dal mondo del commercio.