Andare in bici fa bene, sempre e comunque, anche in quelle città con alto tasso di CO2 nell’aria.

bici-trafficoSarebbero questi i risultati ai quali sono giunti i ricercatori inglesi del CEDAR (centro di ricerca per la dieta e per l’attività fisica), in collaborazione con il Medical Research Council, Epidemiology Unit, dell’Università di Cambridge. Certo, se ci fossero più bici e meno veicoli a motore, in giro per il mondo, i livelli d’inquinamento scenderebbero di conseguenza e tuttavia, dicono questi studiosi, pedalare nelle città inquinate non farebbe male alla salute.

Leggi anche: 

Urban Award: il premio per la mobilità sostenibile

 

L’Italia purtroppo detiene il record europeo di morti per inquinamento: secondo l’Agenzia UE per l’ambiente, nel nostro paese ogni anno lo smog miete oltre 80000 vittime. Chi si sposta a piedi in città, chi va in bici o lavora in mezzo al traffico è sicuramente più esposto all’azione degli agenti inquinanti. Secondo questo studio però, il rapporto rischi/benefici dell’uso della bici in città inquinate sarebbe comunque a favore delle due ruote.

Grazie a complesse simulazioni, algoritmi matematici e dati provenienti da studi epidemiologici internazionali, i ricercatori hanno dimostrato ad esempio, che anche in città inquinate come Nuova Dehli (dove lo smog raggiunge livelli dieci volte superiori a quelli di Milano o di Torino), si dovrebbe pedalare per oltre 5 ore alla settimana prima che l’inquinamento atmosferico abbia effetti nocivi sulla nostra salute.

 

 

In sostanza, l’attività all’aria aperta, seppur in città, con un uso non intensivo della bici, non procura danni. Diverso sarebbe se pedalassimo per 5 ore in mezzo al traffico ogni giorno, come ad esempio nel caso dei fattorini, postini, bike messenger: queste restano categorie a rischio, purtroppo.

Con la ricerca del CEDAR non si vuol dire che viviamo bene anche inalando CO2: lo studio mira a sensibilizzare le infrastrutture a investire in piste ciclabili e a favorire l’uso della bici per una vita più sana, che produrrebbe effetti benefici anche sull’ambiente in cui viviamo.