Il 2017 inizia col piede giusto per una delle realtà più interessanti nate dalla ricerca italiana applicata ai pedali, Zehus: essa si è infatti aggiudicata un finanziamento da 2.4 milioni di euro provenienti da Horizon 2020, il bando europeo che investe a fondo perduto nei più promettenti progetti di ricerca dei Paesi membri.

La somma andrà a sostenere la piattaforma di bike sharing progettata da Zehus, che ha già riscontrato l’interesse di svariate municipalità italiane ed estere per via dell’idea fondante di svincolare il prelievo dei mezzi da stalli predefiniti e di basare il sistema su un network virtuale, con un abbattimento dei costi iniziali di quasi l’80%.

Zehus (Zero Emission Human Synergy) si era d’altronde già ritagliata un posto di tutto rispetto nel mondo delle due ruote a pedali dopo che, da startup pluripremiata nel 2013, il suo sistema di motore integrato per e-bike è divenuto una realtà commerciale su scala mondiale.

L’innovatività del sistema fu tale da farla identificare come una delle aziende nascenti più promettenti del Bel Paese, consentendole di camminare con le proprie gambe dopo gli inizi in seno al Politecnico di Milano.