Obiettivo caldi e asciutti alla meta

 

  • Abbigliamento ciclismo: i manicotti

Prendiamo come primo esempio i manicotti. Poco ingombranti (si ripiegano comodamente nelle taschine della maglietta o si srotolano sui polsi), leggeri, pratici, mantengono sempre la corretta termoregolazione delle braccia nelle fasi di partenza e nelle lunghe discese, dove aumenta la ventilazione e di conseguenza anche la sensazione del freddo.

Manicotti Santini – PH Credit Monica Anello

 

 

 

  • Abbigliamento ciclismo: ginocchiere e gambali

Il medesimo discorso va fatto anche per gli altri capi: le ginocchiere, indossate un paio di volte in gara con partenze “a freddo” di prima mattina (per essere poi tolte con facilità anche in corsa quando la temperatura corporea aumenta) e i gambali, usati soprattutto in allenamento per mantenere tutta la muscolatura degli arti inferiori costantemente termoregolata e reattiva.

Un corpo in movimento, asciutto e caldo, ha sicuramente una resa maggiore sotto l’aspetto prestazionale oltre che a beneficiarne in termini di salute e benessere.

 

 

 

  • Abbigliamento ciclismo: gilet antivento e wind stopper

Ed è qui che entra in scena il gilet antivento, altro accessorio indispensabile per il ciclista evoluto; un altro capo da indossare all’occorrenza (vale il discorso fatto prima per i manicotti) e da portare sempre nella tasca posteriore della maglia. Sono finiti i tempi epici del caro e vecchio foglio di giornale sullo stomaco… Membrane impermeabilizzate, traspiranti e tessuti wind stopper caratterizzano “lo smanicato” che, in pochi grammi, racchiude un mix di fibre studiate appositamente per riparare la parte anteriore del corpo maggiormente esposta (stomaco e addome) dalle intemperie.

Gilet antivento Santini – PH Credit Monica Anello

 

 

 

  • Abbigliamento ciclismo: guanti e copriscarpe

In questo kit vale la pena sottolineare l’importanza di altri due capi tecnici che, da questo mese di ottobre in poi fino alla prossima primavera, possono diventare degli ottimi alleati contro il freddo è l’umidità: guanti lunghi e copriscarpe.

Le estremità del nostro corpo in uno sport di endurance outdoor come il ciclismo sono soggette alla costante esposizione all’aria e alle volte alla pioggia, bloccate sul manubrio o sui pedali con conseguente abbassamento della temperatura corporea e difficoltà della circolazione periferica del sangue.

Ecco quindi che proteggere mani e piedi con dei prodotti specifici, leggeri, termofelpati, avvolgenti ed impermeabili aiuta a superare lo scoglio del primo freddo stagionale accompagnandoci a pedalare con maggiore serenità.

 

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